10 – Giovane spazzacamino

Questo Giovane spazzacamino riprende in maniera fedelissima (anche se in dimensioni leggermente più grandi) il tondo con lo Spazzacamino del 1843 di Angelo Inganni oggi di proprietà dei Musei Civici di Brescia. La copia è talmente accurata che, se non fosse per la firma dell’esecutrice, tutto porterebbe ad attribuire il dipinto al maestro.
L’autrice è invece Maddalena Calini (nata nel 1820 e scomparsa nel 1913).
Si tratta di un esercizio di stile perfettamente riuscito, la pittrice si concentra anche sui dettagli ivi compreso il Nodo di Salomone graffiato sul muro. L’autrice ripropone in modo preciso il quadro del maestro tanto da far ipotizzare che l’opera sia stata in qualche modo visionata da Inganni stesso. Non si conosce la genesi del tondo.
Il piccolo spazzacamino, con volto e mani totalmente anneriti, guarda fisso verso lo spettatore mentre sta portando un pezzo di pane alla bocca; si noti che sulla fetta di pane tenuta nell’altra mano è poggiato un piccolo pesce, forse unaringa. Il dettaglio indica che il pasto, fugace quanto misero, è tipico delle classi sociali meno abbienti. Pur essendo a riposo il bambino non molla lo scopino, attrezzo essenziale per colui che si infila nei camini per spazzarli; a terra depone un indumento o un sacco con altri strumenti del mestiere.
L’opera – qui resa nota per la prima volta – è da ritenere un curioso brano della pittura bresciana che conferma la fortuna del soggetto raffigurato, la notorietà dell’Inganni e il discreto livello qualitativo dimostrato da Maddalena Calini, pittrice poco conosciuta di cui è tuttavia documentata la presenza a più esposizioni bresciane e la realizzazione della grande pala della parrocchiale di San francesco di Paola a Brescia.